L’inizio di una nuova rivoluzione: lo sviluppo e l’utilizzo dei computer quantistici
Il progetto “Quantum Computing Development”, finanziato da IFAB, per contribuire allo sviluppo delle applicazioni possibili del quantum computing
Il mondo in cui viviamo è contraddistinto da una mole enorme di informazioni interconnesse: è il maggiore effetto della rivoluzione digitale, che ha da tempo introdotto nelle nostre vite azioni come la codificazione, la produzione e l’utilizzo di innumerevoli quantità di dati. Un tema della quantità quindi, al quale si lega strettamente quello delle strumentazioni per il processo e la fruizione: in un contesto di iper-informazione, il ruolo di elaborazione svolto quotidianamente dai calcolatori è infatti a dir poco fondamentale. “Quantum Computing Develoment” è il progetto che si inserisce in questo scenario per contribuire allo sviluppo, al testing e all’efficientamento delle nuove tecnologie di quantum computing, il nuovo paradigma di calcolo che con tutta probabilità da qui a vent’anni andrà prima ad affiancare e poi a sostituire il supercalcolo classico.
Cos’è un computer quantistico? È uno strumento che consente di superare le capacità di calcolo dei computer classici, grazie all’introduzione della meccanica quantistica all’interno dei suoi principi di funzionamento. Rispetto a un computer classico, che funziona secondo una logica binaria e consequenziale, il computer quantistico elabora le informazioni in maniera parallela e simultanea (parallelismo quantistico): questo switch si rivela fondamentale, perché consente alla macchina di gestire un numero decisamente superiore di informazioni, di ridurre drasticamente il tempo per la loro elaborazione e infine di migliorare le prestazioni e l’efficienza dell’output di calcolo.
Gli algoritmi quantistici sono particolarmente efficaci nell’affrontare i problemi di ottimizzazione, ma anche nella crittografia e nell’addestramento delle reti neurali. Già oggi possiamo individuarne le maggiori opportunità di applicazione. Qualche esempio: in campo economico, nell’ottimizzazione del portafoglio di investimenti; nel settore mobilità, per la gestione dei flussi di traffico e l’ottimizzazione delle risorse logistiche; in campo chimico/farmaceutico, per il testing delle molecole e la sperimentazione di farmaci; nell’efficientamento degli algoritmi di machine learning che sono alla base delle piattaforme digitali come Google e i social network.
Il mondo che stiamo contribuendo a creare richiede – e continuerà a richiedere, con crescente urgenza – la disponibilità di computer estremamente potenti, capaci di gestire in maniera fluida e veloce moli di informazioni sempre più complesse e sempre più interconnesse tra loro: il quantum computing è la risposta a questa esigenza e “Quantum Computing Development” è il progetto che, in Italia e in Emilia-Romagna, si concentra sull’esecuzione di esperimenti volti allo sviluppo e all’implementazione delle applicazioni pratiche di questo importantissimo nuovo strumento.