Progetto “D-SPINER” – Il Digital Twin di un edificio per rivoluzionare la gestione dei sistemi energetici in ambito civile e industriale

A Bologna, il progetto finanziato da IFAB mira a creare una piattaforma digitale intelligente per l’ottimizzazione delle risorse energetiche di un edificio. A pieno potenziale, “D-SPINER” può migliorare radicalmente le strategie di produzione, gestione e utilizzo dell’energia, rivoluzionando i sistemi energetici legati a infrastrutture aziendali, industriali o civili

La sfida

I cambiamenti climatici ci insegnano che il futuro delle comunità non può prescindere da nuove strategie di produzione, ottimizzazione e utilizzo dell’energia, focalizzate sulla riduzione degli sprechi e sullo sfruttamento di fonti sostenibili, per minimizzare la dipendenza dai combustibili fossili. Uno dei contesti in cui questa necessità si manifesta in modo particolarmente chiaro sono le città: ecco perché le amministrazioni pubbliche di tutto il mondo stanno studiando approcci innovativi alla gestione dell’energia, ad esempio con la creazione di comunità energetiche, sistemi in grado di ottimizzare la produzione e il consumo di energia attraverso la previsione dei carichi, l’immagazzinamento e la ripartizione di energia secondo i bisogni. Tra questi progetti c’è “D-SPINER” (“Digital Source of Power in Emilia-Romagna), selezionato da IFAB attraverso la “Call for Projects 2022” e parte del più largo progetto di gemello digitale della città di Bologna, il cui obiettivo principale è creare il Digital Twin di un edificio fisico per rendere la sua gestione energetica più efficiente, più sostenibile e più interconnessa con il contesto urbano.

La soluzione

Il progetto “D-SPINER” nasce in relazione a uno specifico edificio della città di Bologna, il Lazzaretto, una delle sedi dell’Università: a partire dai dati sul consumo energetico registrati da speciali sensori posizionati nell’edificio, “D-SPINER” creerà un “gemello digitale” in grado di prevedere i consumi e di ottimizzare la produzione e la distribuzione dell’energia.

Come? Attraverso l’utilizzo delle tecnologie HPC (High Performance Computing) e nello specifico del Machine Learning. Una piattaforma digitale elabora i dati registrati dai sensori producendo un Digital Twin dell’edificio che impara dai dati stessi fino a mettere a punto modelli di previsione sul fabbisogno di energia nel corso del tempo. L’obiettivo è quello di arrivare a un modello “fine”, in grado cioè di fare previsioni su unità temporali molto brevi, fino a 24 ore.

Un aspetto interessante del progetto “D-SPINER” è l’integrazione della piattaforma con la tecnologia “Vehicle-to-Grid”, grazie alla quale è possibile connettere il sistema energetico dell’edificio con quello dei veicoli elettrici – auto e bus. In pratica, quando il veicolo è parcheggiato e connesso alla rete elettrica attraverso le speciali colonnine di ricarica, la sua batteria può essere utilizzata come sistema di accumulo energetico a servizio della rete.

I benefici

La realizzazione di un simile progetto apre numerose opportunità, sia per le Pubbliche Amministrazioni che per i privati. In prima istanza, l’edificio protagonista di “D-SPINER” potrà impostare strategie di efficientamento energetico utili a una riduzione delle spese di produzione e di consumo dell’energia elettrica. Ma in generale, le potenzialità di “D-SPINER” si allargano all’intero contesto urbano, se replicato in altri edifici, altri quartieri o addirittura ad aziende e sedi produttive. In questo senso, il progetto rappresenta un modello di radicale innovazione tecnologica, in grado di rivoluzionare le strategie di produzione, consumo e ottimizzazione dell’energia all’interno delle città.

Partner

  • Università di Bologna
  • Comune di Bologna

Obiettivi di Sviluppo Sostenibile

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