Un indice per valutare, comprendere e simulare l’impatto delle condizioni meteorologiche estreme
Il progetto “European Extreme Events Climate Index” parte dalla misurazione degli eventi meteorologici estremi per aprire nuove opportunità nella valutazione dei loro danni sull’economia, la società e l’ambiente
Negli anni recenti è drammaticamente aumentata la frequenza e la severità degli impatti meteo-indotti (p.e. ondate di calore, alluvioni, tempeste di vento), con effetti devastanti per comunità, ambiente ed economia. Nei confronti di tali avvenimenti diviene fondamentale avere a disposizione strumenti speditivi che restituiscano elementi chiari e facilmente confrontabili nello spazio e nel tempo circa le caratteristiche degli eventi atmosferici che hanno indotto tali eventi. Tali informazioni permettono, infatti, di discriminare il ruolo degli eventi atmosferici estremi e la loro evoluzione nel tempo o di evidenziare, al contempo, come altre dinamiche possano avere avuto un peso rilevante (p.e. cambi nella vulnerabilità o nell’esposizione delle aree affette).
In tal senso, gli indicatori climatici rappresentano uno strumento sintetico, largamente consolidato che può essere utilizzato dagli enti pubblici, dalle imprese e dai decisori politici per disporre di parametri di riferimento comuni e condivisi per analizzare, prevedere e valutare i danni economici emergenti da eventi climatici estremi.
La ricerca parte dall’analisi di strumenti esistenti e utilizzati a tale scopo: l’Actuaries Climate Index® (ACI), attualmente operativo per il Nord America (Canada e Stati Uniti) e una formulazione leggermente differente dello stesso indice attualmente operativa sull’Australia. Tali versioni sono configurate però per condizioni geomorfologiche e climatiche specifiche per quegli specifici contesti. Di tale indice non è attualmente disponibile una versione operativa per l’Europa.