A Functional Precision Medicine Platform In Adult Leukemia

  1. Home
  2. Attività
  3. Progetti
  4. A Functional Precision Medicine Platform In Adult Leukemia

Dalla medicina di precisione agli algoritmi di medicina

Il caso di “A Functional Precision Medicine Platform In Adult Leukemia”, lo studio sulla leucemia mieloide acuta finanziato da IFAB

La leucemia mieloide acuta è una patologia rara dell’età adulta, purtroppo ancora poco curabile in Italia, che coinvolge le cellule del sangue e del midollo. La somministrazione di una terapia nei pazienti che presentano questa malattia è resa molto difficile e complicata da alcuni fattori: il primo è rappresentato dall’età anagrafica, poiché la patologia si presenta negli individui anziani, elemento che a sua volta può impedire possibilità di trattamento o moltiplicare il rischio di mancato successo delle cure; il secondo fattore è costituito dalla complessità della malattia stessa, che si dimostra affrontabile in meno del 50% dei casi, e che può ripresentarsi in maniera ancora più aggressiva come recidiva, anche a seguito della terapia e del trapianto di midollo.

Il progetto di ricerca finanziato da IFAB si inserisce in questo preciso contesto, ponendosi un duplice obiettivo: migliorare l’efficacia delle cure e, di conseguenza, allargare la percentuale di pazienti curabili.

Alla base del progetto vi è il superamento dell’attuale approccio istopatologico e binario, che prevede un trattamento di cure similare per tutti i pazienti che hanno sviluppato la malattia ma che, per sua stessa natura, non può risultare efficace in senso universale: in termini statistici sappiamo che, per ogni paziente su cui le cure convenzionali hanno effettivamente efficacia, ne esiste un altro sul quale esse si rivelano impossibili o fallimentari. La patologia tumorale d’altronde non è un fenomeno fisico standard, uguale in ogni sua manifestazione, ma nasce e si sviluppa in un contesto di numerose differenze a seconda dei pazienti coinvolti. Sono questi elementi di diversità a costituire il punto di partenza della ricerca, coordinata dal professor Giovanni Roti (Università di Parma).

Il progetto propone un vero e proprio cambio di paradigma: invece di trattare la malattia come fosse qualcosa di universalmente dato, si decide di trattare la malattia così come si manifesta in uno specifico momento su una specifica persona. Questo comporta in prospettiva un grosso cambiamento anche per il mondo della farmacologia.

L’industria farmaceutica mette in produzione solo determinati farmaci, quelli più diffusamente utili alle persone affette da una patologia nota (es: la leucemia mieloide acuta); esistono però una serie di molecole farmacologiche, non ancora commercializzate, potenzialmente più efficaci per curare specifiche manifestazioni della mieloide che non rispondono alle terapie standard. Questo progetto vuole indagare proprio le potenzialità terapeutiche di molecole farmacologiche alternative in rapporto al singolo paziente.

Come? Grazie all’utilizzo di speciali algoritmi attraverso i quali è possibile testare gli effetti di centinaia di farmaci sulle cellule tumorali di un solo paziente. Per capire l’ordine di grandezza e di importanza del metodo, basti pensare che attualmente le terapie per la leucemia mieloide acuta vengono studiate a partire da un pool di 15 farmaci, mentre il progetto “Adult Leukemia” utilizza centinaia di farmaci, aumentando in maniera esponenziale la capacità di testing, sistematizzandola e rendendola personalizzabile su ogni singolo paziente. In altre parole, si utilizzano le librerie di farmaci come sonde in grado di generare molte più informazioni sui loro effetti nella cura della specifica malattia.

Il risultato della ricerca è la creazione di un sistema integrato di test e di calcolo che produce un algoritmo capace di identificare, in maniera ragionevole e scientifica, nuovi e specifici metodi di cura per tutte quelle manifestazioni della leucemia mieloide acuta che non rispondono efficacemente alle terapie finora utilizzate, superando il metodo universalistico della medicina di precisione e proponendo un approccio che è in grado di generare, a partire da casi specifici, profili di terapia più particolari e quindi ancora più efficaci.

Fondamentale sarà, dopo la piena messa a sistema del metodo, il passaggio da una variabilità individuale a una variabilità intra-individuale, ovvero il passaggio dall’elaborazione di dati riferiti alla terapia di una singola persona all’elaborazione di dati riferiti alla terapia di gruppi di persone che manifestano caratteristiche simili di malattia. In sostanza, la finalità massima del progetto “Adult Leukemia” non si esprime con l’identificazione di un singolo profilo di terapia adattato sulla manifestazione di una specifica malattia, ma piuttosto sulla generazione, attraverso algoritmi, di profili di terapia accomunati da simili manifestazioni della malattia.

L’effetto principale di tutto questo sarà l’identificazione di percorsi di terapia capaci di risultare ancora più efficaci su un numero ancora più ampio di persone: in termini numerici – quantificabili a partire dalle esperienze che in questo senso sono svolte da anni in altri Paesi – significa arrivare a curare tra il 50 e il 70% di persone che, ad oggi, sarebbero considerate non curabili.

Research partners

  • IFAB
  • Università di Parma

Per informazioni rivolgersi a barbara.vecchi@ifabfoundation.org

Obiettivi di Sviluppo Sostenibile

Stay updated on the latest IFAB events and projects.Subscribe to our monthly newsletter