“Il clima cambia, l’agricoltura risponde”: è con questo claim che si presenta l’ambizioso progetto “Life ADA (Adaptation in Agricolture)“, che si pone l’obiettivo rivolgersi alle aziende agroalimentari dei settori lattiero-caseario, vitivinicolo e ortofrutticolo delle regioni italiane per dotarle di strumenti utili alla comprensione degli effetti concreti del cambiamento climatico sulla propria attività. Per farlo, si avvale del fondamentale contributo di E3CI (European Extreme Events Climate Index), l’indice – realizzato grazie al contributo di IFAB, Leithà Unipol e CMCC – che studia gli impatti degli eventi metereologici estremi per comprenderli, misurarli e prevederne la portata.
Il progetto, pensato per aumentare la capacità di resilienza del comparto agroalimentare italiano, propone alle aziende del settore un innovativo strumento digitale – la web app ADA Tool – che permette di:
- aumentare la conoscenza degli utenti sulle tematiche legate al cambiamento climatico e agli impatti sugli scenari metereologici
- conoscere concretamente i pericoli a cui è esposta la propria azienda agricola in termini di eventi potenzialmente estremi (vento, siccità, grandine, gelate tardive)
- sensibilizzare sulle azioni di prevenzione dei danni da adottare nelle attività di gestione e programmazione della propria azienda agricola
Grazie all’integrazione dell’indice E3CI, la web app ADA Tool permette ai player del settore agroalimentare di migliorare sensibilmente il processo decisionale sulle misure da intraprendere per affrontare i rischi climatici ed evitare danni produttivi, in un’ottica di efficientamento produttivo nel segno della resilienza.
Il progetto – attualmente implementato in via sperimentale Emilia-Romagna, Veneto, Toscana e Lazio coinvolgendo 6.000 agricoltori – è coordinato da UnipolSai Assicurazioni S.p.A, finanziato dall’Unione Europea e realizzato grazie al contributo di Arpae Emilia-Romagna, CIA – Agricoltori Italiani, CREA-PB, Festambiente (Legambiente), Legacoop Agroalimentare Nord Italia, Leithà Unipol e Regione Emilia-Romagna. Maggiori informazioni su www.lifeada.eu