Il 25 e 26 novembre si è svolto il kickoff meeting del Centro Nazionale di Ricerca in HPC, Big Data and Quantum Computing, che ha dato il via all’attività scientifica e tecnologica delle unità di ricerca (spoke) di cui il Centro si compone
La due giorni ha riunito presso il Tecnopolo di Bologna i 52 partner della Fondazione ICSC – la Fondazione che governa il Centro –, tra cui la stessa IFAB.
Il Centro nasce infatti per far incontrare soggetti del mondo della ricerca e dell’università e aziende e istituti privati, con l’obiettivo di costruire una base solida di cooperazione in aree ritenute strategiche per il Paese.
La visione alla base del Centro si fonda su alcuni asset fondamentali:
- La costruzione di una rete infrastrutturale di avanguardia per l’high performance computing che metterà a sistema le risorse già esistenti a livello nazionale e promuoverà e integrerà nuovi centri di calcolo e tecnologie emergenti, come i computer quantistici;
- Il trasferimento di applicativi e tecnologie dalla ricerca all’impresa;
- Il coinvolgimento della ricerca su progetti che interessano l’industria.
I settori in cui opererà il Centro vanno dalla space economy al clima, dalla fisica fondamentale alle smart city, dall’astrofisica all’ambiente, dall’ingegneria alle scienze molecolari, dalla medicina omica e in-silico al calcolo quantistico.
I progetti di ricerca si svilupperanno sia su scala nazionale che internazionale e riguarderanno l’analisi ed elaborazione dei dati ad alte prestazioni, l’innovazione nel campo delle simulazioni, sempre in un’ottica di applicabilità ai bisogni più impellenti e cruciali dell’economia e della società.
Nella cornice del Centro Nazionale, la Fondazione IFAB opera come attrattore per le PMI, che con l’ingresso nel Centro potranno usufruire delle opportunità tecnologiche e scientifiche messe a sistema, diventando anch’esse protagoniste di sviluppo e innovazione.
Il Centro Nazionale ICSC è uno dei cinque Centri Nazionali istituiti con il PNRR come traino dello sviluppo economico del nostro Paese. Si inserisce inoltre in un piano di ampio respiro, di cui fanno parte anche l’ingresso in EuroHPC e la conseguente accensione, lo scorso 24 novembre, nel Tecnopolo bolognese, del supercomputer Leonardo, 4° al mondo per potenza di calcolo. Ognuno di questi tasselli contribuisce a dare all’Italia una posizione di leadership internazionale nel supercalcolo e nell’analisi dei dati.
Per maggiori informazioni sul Centro Nazionale di Ricerca in HPC, Big Data and Quantum Computing, vedi l’approfondimento sul sito di INFN, Istituto promotore del Centro all’interno del PNRR.