Lo “European Extreme Events Climate Index (E3CI)”, finanziato da IFAB, è protagonista di un interessante articolo de La Repubblica, a firma Jaime D’Alessandro e Giacomo Talignani. Il progetto, presentato meno di un anno fa e attivato con successo, permette di compiere un’accurata azione di monitoraggio e analisi sugli eventi atmosferici mondiali, anche a ritroso nel tempo, per valutarne la frequenza, la severità e la probabilità di accadimento future. Il tutto, grazie alle opportunità offerte dai Big Data e dall’Intelligenza Artificiale dei supercalcolatori insediati presso il Tecnopolo di Bologna.
L’articolo di Repubblica si concentra sulle temperature anomale raggiunte in Italia negli ultimi mesi, e sui precedenti storici degli ultimi anni, analizzabili anche a partire dalle informazioni processate e rese disponibili da E3CI: il mese di giugno è stato il più caldo degli ultimi 42 anni, mentre le ondate di calore del 2022 hanno superato per intensità e durata anche il record più recente, registrato nel 2003.
Tra gli interventi citati, oltre a quello di Marco Becca, direttore di IFAB, anche Guido Rianna e Paola Mercoliano del Centro euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici (CMCC): l’articolo integrale è disponibile a questo link.
Comunicato stampa
15 Luglio 2022 | Comunicato stampa IFAB
Aumenta la frequenza dei giorni in cui si registrano temperature estreme: in Maggio il picco dal 1981 e con Giugno secondo solo all’anno “record” 2003. Lo European Extreme Events Climate Index fa il punto sui fenomeni ondate di calore e siccità in Italia.
Rassegna stampa
26 agosto 2022 | Mondo Investor
Un indicatore climatico per monitorare gli eventi estremi: il progetto E3CI – Mondo Investor